Lettera aperta di Francesco Nucara al ministro Giulio Tremonti Caro Ministro, è nota a Lei e al mondo politico in generale la stima che ho sempre riposto nella Sua azione di governo. E’ noto soprattutto a Lei il mio impegno a difesa della Sua persona, offesa tempo fa da una dichiarazione inopportuna di un esponente del Partito che ho l’onore di dirigere. Ciò premesso, non posso tacere di essere rimasto allibito per le Sue dichiarazioni sui "politici meridionali cialtroni". Lungi da me il voler difendere una classe politica inadeguata. Tuttavia, per converso, come non vedere altresì molte cialtronerie nel Governo di cui Lei fa autorevolmente e significativamente parte? Per carità di patria non le citiamo una per una. Signor Ministro, risvegli un po’ del Suo antico, e forse ormai dimenticato, spirito socialista e sia più sereno e più disponibile verso chi soffre di più. Le potrei ricordare il monito di Ugo La Malfa: "Se un padre ha due figli, uno occupato e uno disoccupato, è suo dovere pensare per primo a quest’ultimo". Il Governo presieduto da Silvio Berlusconi (o da Lei?) ha preso i voti dei "cafoni" di togliattiana memoria per farli gestire ai "colti", ma Togliatti si scontrò con Peppino Di Vittorio e la storia diede ragione al sindacalista. Tutta la coalizione, prima con il programma elettorale e poi con quello di Governo, ha dato la stura a parole "in libertà" per ciò che riguarda il Mezzogiorno, e citando ancora Ugo La Malfa: "Quel Mezzogiorno di cui tanto si parla senza pressoché nulla concludere". In proposito vorrei conoscere il Suo giudizio su ciò che il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha risposto al sottoscritto che lo interrogava su una paradossale situazione riguardante l’attività delle industrie conserviere del tonno in Calabria. L’Ufficio Ispettivo Veterinario del porto di Gioia Tauro è stato dichiarato inagibile dagli uffici della Comunità Europea, poiché non igienicamente adeguato: e ciò in forza dell’eccezione riguardante la mancanza di un lavabo per gli operatori e della non idoneità alla lavatura delle superfici murarie dei locali preposti. Premesso che queste inadeguatezze sono state opportunamente ovviate, il Ministro Fazio mi ha risposto, come e non più di un apposito burocrate, di avere informato gli uffici competenti della Comunità Europea dell’avvenuta risoluzione del problema. Ciò, come è evidente, ha nullificato la mia richiesta di una opportuna e tempestiva autorizzazione provvisoria, che non bloccasse una sana competitività delle industrie conserviere. Le quali, pur essendo ubicate a pochi chilometri da Gioia Tauro, sono costrette a prelevare la materia prima presso il porto di Salerno. Signor Ministro, saprebbe indicarmi dove sta il cialtrone? E’ vero che i fondi comunitari spesso e volentieri non sono stati attivati dalle Regioni meridionali, ma il Governo pensa veramente di non avere responsabilità, visto che si tratta di fondi cofinanziati dall’Italia? Signor Ministro, è nella Sua piena facoltà conoscere quante risorse finanziarie dello Stato sono destinate al centro-nord e quante al centro-sud, a cominciare per esempio dalla Cassa Depositi e Prestiti. Ho salutato con grande entusiasmo l’annuncio della nascita della Banca del Sud, ma probabilmente è già stata abortita. Signor Ministro, Lei è persona molto capace ed è senz’altro una riserva importante per questo nostro disgraziato Paese, ma con la stima e se mi consente l’amicizia di sempre, dismetta i panni del "Padano" e indossi quelli dell’Italiano, anche perché, come dice Fini, e come diciamo noi Repubblicani parafrasando Metternich, la Padania non esiste come espressione geografica né politica, poiché nella storia non riusciamo a intravedere il nesso tra l’Impero Asburgico e il Regno Sabaudo. Con stima e amicizia, Francesco Nucara |